Avvocato e procuratore dello Stato: chi sono e come diventarlo

Quelle dell’avvocato di Stato e del procuratore di Stato sono due professioni decisamente molto interessanti che spesso i laureati in Giurisprudenza prendono in considerazione nella scelta del percorso lavorativo da intraprendere.

In questa guida completa troverai tutte le informazioni utili sulle due professioni, l’ambito e le mansioni svolte ed anche l’iter da seguire per diventare avvocati o procuratori dello Stato.

L’avvocatura dello Stato, di cosa si occupa e come funziona

L’avvocatura dello Stato si compone di una rete di avvocati che hanno disparati compiti, dalla consulenza giuridica alla tutela e rappresentanza dello Stato italiano nonché delle pubbliche amministrazioni italiane nelle controversie legali in tutti i giudizi di differente materia: civili, penali, amministrativi, arbitrali, comunitari e internazionali.

Si tratta di un organo dello Stato al cui vertice si trova l’Avvocatura Generale avente sede a Roma, e strutturato poi in venticinque articolazioni periferiche, le cosiddette Avvocature Distrettuali.

In concreto, l’avvocatura dello Stato oltre a difendere in giudizio l’amministrazione statale, offre consulenza all’amministrazione dello Stato e agli altri enti ammessi al patrocinio.

Come diventare avvocato dello Stato

Si diventa avvocato dello Stato per mezzo di concorsi pubblici ed inoltre presso l’Avvocatura dello Stato si può effettuare la pratica forense per l’esercizio della professione di avvocato.

Per diventare avvocato dello Stato è necessario possedere alcuni requisiti, vediamoli insieme:

• cittadinanza italiana

 Appartenere ad una delle seguenti categorie:

• procuratori dello Stato con almeno due anni di effettivo servizio

• magistrati dell’ordine giudiziario che abbiano conseguito la nomina a magistrato di Tribunale

• magistrati della giustizia militare con qualifica equiparata a quella di magistrato di Tribunale della magistratura ordinaria

• magistrati amministrativi

• avvocati iscritti all’albo con anzianità di iscrizione non inferiore a sei anni

• dipendenti dello Stato appartenenti ai ruoli delle ex carriere direttive o alle corrispondenti ex qualifiche funzionali di cui alla legge n. 312/80, con almeno cinque anni di effettivo servizio, i quali abbiano superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato

• professori universitari di materie giuridiche di ruolo o stabilizzati e assistenti universitari di materie giuridiche, appartenenti al ruolo ad esaurimento, che abbiano superato gli esami di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato

• dipendenti di ruolo delle regioni, degli enti locali, degli enti pubblici a carattere nazionale, assunti mediante pubblici concorsi con almeno cinque anni di effettivo servizio nella carriera direttiva o professionale legale, che abbiano superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato.

Per ottenere la nomina è necessario superare il concorso che si compone di 4 prove scritte ed una prova orale.

Chi è e cosa fa il procuratore dello Stato

Il procuratore dello Stato è una figura che si occupa della rappresentanza degli interessi della collettività e dello Stato, in qualità di Pubblico Ministero, dinanzi ad una corte di giustizia e, insieme ai suoi sostituti, promuove l’azione penale.

Se il ruolo di avvocato dello Stato è riservato al personale con un’anzianità professionale più elevata, quello di procuratore si raggiunge attraverso il superamento di un concorso cosiddetto di I° livello, accessibile cioè anche a chi in possesso solo della laurea.

Come diventare procuratore dello Stato

Per quanto concerna l’iter da seguire per diventare procuratore dello Stato, prima di tutto è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

• cittadinanza italiana
•  età fra i 18 e i 35 anni

•    laurea in giurisprudenza

•    non sono ammessi coloro che per due volte non abbiano conseguito l’idoneità.

Per quanto concerne il concorso, le prove da superare sono 3 prove scritte ed una prova orale e la graduatoria è determinata dalla somma della media dei punti ottenuti nelle prove scritte e dal punteggio ottenuto nella prova orale.